Il santuario beneficerà dei fondi stanziati da Fondazione Cariplo e Regione

Interventi Emblematici: la gratitudine del Soccorso

C’è anche il Santuario della Beata Vergine del Soccorso tra i beneficiari dei contributi a favore di quattro progetti emblematici della provincia di Como. Fondazione Cariplo e Regione Lombardia
hanno messo sul tavolo 8 milioni di euro. Iniziative “emblematiche” che, come consuetudine, rappresentano interventi di alto valore, non solo economico ma anche simbolico.
Da tempo Fondazione Cariplo è impegnata a portare avanti un piano di “Interventi Emblematici”, che consiste nella assegnazione di contributi a favore di iniziative da attuare sul territorio di
ciascuna delle province di tradizionale riferimento escluso il territorio della provincia di Milano, e destina a ciascun territorio provinciale la somma di 5 milioni. Interventi che sono attuati in favore di tre province ogni anno. Oltre a Como, a beneficiare dei contributi saranno anche le province di Varese e Verbano-Cusio-Ossola. “I progetti Emblematici Maggiori – spiega Giovanni
Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – offrono la possibilità di realizzare azioni molto significative, sia da un punto di vista simbolico che di impatto per tutta la comunità. Grazie a questa importante dotazione di risorse, Fondazione Cariplo ha voluto stimolare la collaborazione tra i diversi soggetti che vivono e operano nella provincia di Como per individuare e sviluppare progetti di ampio respiro che possano interpretare e rispondere alle esigenze che emergono dal territorio. Gli interventi finanziati hanno come obbiettivo il recupero di luoghi di grande valore simbolico e identitario per la provincia di Como, il potenziamento di servizi per le persone che vivono situazioni di fragilità, in particolare adulti con disturbi dello spettro autistico, e infine la riqualificazione del Polo Scientifico universitario della città»
Ai 5 milioni di euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, ne ha aggiunti tre. Ecco il dettaglio dei progetti che saranno finanziati: Santuario Beata Vergine del  Soccorso di Ossuccio per la riqualificazione e ospitalità Santuario B.V. del Soccorso che sarà dotato di una sala polifunzionale e di una foresteria. Contributo 1.350.000 euro (350 mila da Fondazione Cariplo, 1 milione di euro da Regione Lombardia). Rispetto a questo progetto ci riserviamo uno specifico approfondimento. Nel merito, questo è stato il commento di don Sergio
Tettamanti, rettore del Santuario. «“Gratitudine” è la prima parola che nasce spontanea davanti alla scelta operata da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia di destinare un contributo così significativo per la riqualificazione e le iniziative di ospitalità del Santuario del Soccorso. Gratitudine anche nei confronti delle persone che in questi mesi hanno lavorato assiduamente per dare ‘corpo’ al progetto e presentare tutta la documentazione richiesta. Gratitudine verso il nostro vescovo Oscar che ha suggerito, incoraggiato e sostenuto il progetto stesso. Può sembrare fuori luogo investire una cifra così considerevole in strutture da riqualificare quando da più parti ci troviamo – come comunità cristiane – a chiudere strutture, vuoi per mancanza di adeguati  sostegni, vuoi per un vuoto di presenze e di partecipazione. Eppure scommettere sul futuro del Santuario non è utopia. È questo un luogo ricercato e amato da tanti, uno spazio di silenzio, di ascolto, di preghiera, di immersione nella bellezza della natura e dell’arte che offre la possibilità, a vicini e lontani, di rigenerarsi, di ridare energia e luce al proprio personale cammino di vita;
senza dimenticare l’attenzione costante al cammino vocazionale di ogni persona che trova qui uno spazio di discernimento e di custodia. Per questo allora, creare spazi più idonei per  l’accoglienza (una sala per ospitare gruppi, con circa 70 posti disponibili presso la struttura posta sul retro del Santuario, sopra l’attuale trattoria, e il recupero di alcune vecchie cascine
decadenti per creare spazi di ospitalità per singoli, famiglie, piccoli gruppi) significa permettere al Santuario stesso di realizzare meglio e in modo  ancor più incisivo la sua missione. Avremo modo, su queste pagine, di presentare e illustrare con maggior precisione il progetto che si intende attuare dentro questi spazi che verranno rimessi in funzione. Ora, alla parola gratitudine, aggiungiamo la parola “impegno”. Impegno a tutti i livelli per portare a termine, entro i tre anni previsti, quanto pensato e progettato. Impegno a lavorare in sinergia per rendere questo luogo della nostra Diocesi uno spazio di vita e di rigenerazione spirituale per tutti».