Don Luigi Guanella, dopo il suo pellegrinaggio in Terra Santa del 1902 e un suo viaggio negli Stati Uniti d’America nel 1912-1913, commissionò all’architetto romano Aristide Leonori di riprodurre i luoghi Santi della Palestina nella chiesa ora del Sacro Cuore che aveva già intenzione di ingrandire perché diventasse “in Europa santuario unico e speciale di grazie e di benedizioni”, “un trono da cui senza fine discendono sulle nostre opere, sulle anime pie, su tutta la società grazie e benedizioni per il tempo e per l’eternità”. I lavori iniziarono nel maggio del 1915 e sulla parete di fondo della chiesa ampliata venne riprodotto il Calvario nella parte superiore e l’edicola del Santo Sepolcro in quella inferiore, collegate da due scale laterali. Con il passare del tempo la vetrata del Calvario ha subito un cedimento strutturale che ha minato l’integrità dei vetri, la loro colorazione e la tenuta dell’intera struttura. Per tanto dal Santuario si chiede un aiuto per procedere ad un urgente restauro della vetrata. Chi intende contribuire può farlo con un’offerta direttamente presso la Pia Opera (sul lato sinistro dell’ingresso principale del Santuario in via Tommaso Grossi a Como), tramite Conto Corrente Postale n. 413229 intestato a Casa Divina Provvidenza – Opera don Guanella Como oppure tramite conto bancario con la medesima intestazione presso la banca Popolare di Sondrio IBAN IT23V0 5696 1090 0000 009018X27.