Camminare di per sé è una forma di esercizio fisico che giova al corpo e di conseguenza anche alla mente. Mettersi in cammino però, significa molto di più. Significa ammettere a se stessi di essere alla ricerca di qualcosa, anche se, spesso, non si ha ben chiaro cosa. Se è vero infatti, che il cammino è da sempre una metafora dell’esistenza, ci sono cammini che più di altri interpretano questa continua ricerca dell’uomo alla scoperta di sé. Spesso non è necessario andare tanto lontano per vivere esperienze uniche. Per festeggiare e promuovere il primo entusiasmante appuntamento l’Associazione CammIKAndo, ideatrice del Cammino Mariano delle Alpi, ha organizzato sabato 13 aprile “RaccontiamocINcammino”un evento che si è inserito nell’ambito dell’inaugurazione della mostra “la Sindone” presso la sala Beato Mario.
Una visita guidata alla scoperta delle vie storiche di Madonna di Tirano dove il paesaggio assume un ruolo fondamentale che è quello di creare un connubio bello tra uomo e natura, cultura e carica spirituale, insieme anche al desiderio di riappropriarsi del tempo con ritmi più lenti, di prestare ascolto ai richiami dell’anima, di gustare spazi e modalità di vivere in maggiore semplicità e libertà, di sperimentare relazioni umane, più belle e vere. Lo scenario è stato quello del Santuario della Beata Vergine di Madonna di Tirano ma esteso anche alla bellissima Chiesa di San Rocco in località “Rasiga”, all’imbocco della Val Poschiavo e non lontana dal torrente Poschiavino lungo il quale sorgevano in passato le segherie che hanno dato il nome alla contrada. A quella millenaria di Santa Perpetua che sorge su un balcone naturale, in posizione panoramica. Da lassù domina la sottostante piazza della Basilica e tutto il territorio circostante di Tirano. Alla meravigliosa discesa del sentiero del pellegrino nelle sue sfumature di primavera attraverso il quale si raggiunge la Basilica.
I partecipanti al cammino, sono stati accolti dalla presidente dell’Associazione Lidia Culanti che ha rivolto il suo saluto di benvenuto e dai soci. Un’accoglienza all’insegna della gioia presso il Santuario, sempre pronto ad accogliere sia i massacrati dalla vita, che vengono a chiedere il conforto della solidarietà per non finire nel tunnel della disperazione, sia chi vi giunge per devozione. Una mattinata baciata dal sole, una giornata primaverile che ha salutato e accolto l’entusiasmo del numeroso gruppo di partecipanti. Presenti anche Sonia Bombardieri, assessore alla Cultura e al Turismo e Silvana Beccaria assessore ai servizi sociali del comune di Tirano e Cristina Turella che ha coinvolto i partecipanti con una dettagliata spiegazione degli elementi artistici e architettonici delle chiese visitate e un’affascinante narrazione con vicende in cui storia e leggenda, si contaminano. Ad accogliere i partecipanti al cammino nel loro arrivo sul sagrato del Santuario della Madonna di Tirano c’erano le massime autorità religiose, civili, non solo locali; tra queste il sindaco Franco Spada, l’assessore Sonia Bombardieri del Comune di Tirano, l’assessore alla cultura della provincia dott. Franco Angelini, il Vicario Episcopale di Sondrio Don Corrado Necchi, il rettore del Santuario don Gianpiero Franzi e la dottoressa Ada Grossi, curatrice della mostra sulla Sacra Sindone allestita presso la sala Beato Mario Omodei , che dopo il ringraziamento ai partecipanti al cammino, hanno parlato de “Il mistero dell’uomo della Sindone”, una mostra storico-didattica in 25 pannelli che ripercorre la storia della Sindone e la colloca nel suo contesto originario, la Terra Santa ai tempi di Gesù.
Sarà stata la bella giornata tipicamente primaverile, sarà stata la voglia di stare insieme, sarà stato il richiamo della natura incontaminata che la circonda, sarà stato l’importante evento dell’inaugurazione della Sindone o forse più semplicemente un mix di tutte queste cose che hanno determinato l’incredibile successo della 1° RaccontiamocINcammino”. Una folla di escursionisti che ha visto un totale di 85 persone provenienti dall’alta valle, da Grosio, dalla bassa valle e un gruppo di preghiera di Padre Pio , Santuario santissima misericordia di Maccio (CO) oltre a persone locali. Tante emozioni, tanti flash che tendono a sovrapporsi; a ricordare dov’era quella chiesa o quella persona. Un Cammino caratterizzato da due fattori che aumentano il nostro benessere: La solitudine perché, anche se il percorso lo si è fatto in compagnia, si è ripensato ai diversi aspetti della propria vita; la solidarietà, con partecipanti lungo il percorso. Significative le testimonianze di alcuni partecipanti al cammino. “Ci sono momenti nella vita in cui sentiamo di essere nel posto giusto, nel momento giusto; situazioni, luoghi e persone che sembrano incastrarsi, a poco a poco, in modo perfetto, ci danno una piccola ma chiara percezione di una dolce e completa armonia, nella quale il sentirsi partecipi e riesce a donarci la serenità che troppe volte ricerchiamo e rincorriamo vanamente. Quello di oggi resterà nel mio cuore e nel mio animo” ha affermato una signora di Como. Mentre un’altra ha detto: “Innanzitutto ringrazio gli organizzatori di questo cammino, che seppur breve mi ha permesso di ammirare la straordinaria bellezza del paesaggio, lontano da luoghi affollati e adatto a tutte le età. Il maestoso Santuario della Beata Vergine di Madonna di Tirano e le bellissime chiesette di San Rocco e Santa Perpetua a me sconosciute. Un’emozione indescrivibile. E’ stato tutto molto più bello di quanto pensassi. Mi hanno arricchito il cuore le numerose persone con le quali l’ho condiviso, anche se della maggior parte di loro non ne conosco nemmeno il nome. Un’esperienza come questa rende tutti una grande famiglia che ti chiama “. E Ancora: “Un cammino meraviglioso, è bastata una minima sensibilità per poter percepire a cuore aperto la bellezza infinita di questa esperienza. Tornerò ancora a Tirano e saprò commuovermi ed entusiasmarmi per la meravigliosa atmosfera che vi regna!” .Grande la soddisfazione quindi per gli organizzatori . “Siamo molto felici del successo, ha asserito Lidia, non ci aspettavamo una così nutrita partecipazione. Ringrazio tutti di cuore. (Ercole Ricci)